Dear Laila è un’installazione interattiva e intima di Basel Zaraa, artista britannico-palestinese che ricrea una casa di famiglia nel campo profughi palestinese di Yarmouk a Damasco, oggi distrutto. Al centro dell’opera si trova un modello in miniatura della casa d’infanzia dell’artista, accompagnato da audio, fotografie e oggetti che riportano in vita un luogo che non esiste più

Ogni spettatore entra da solo nell’installazione e vive un’esperienza di circa 15 minuti. Una serie di action cards lo guida nell’ascolto di un audio di 9 minuti, nell’esplorazione degli oggetti, nella lettura di una lettera e nel gesto simbolico di portare con sé un pizzico di sale in una scatola di fiammiferi — un rituale ispirato alla nonna dell’artista

L’opera nasce quando la figlia di cinque anni di Basel Zaraa — Laila — gli chiede dove sia cresciuto e perché non possano andare lì. Non potendo mostrarle quel luogo, l’artista decide di ricrearlo. Il risultato è un racconto sensoriale che attraversa memoria, esilio e quotidianità, restituendo l’esperienza palestinese di sfollamento attraverso una storia familiare

Commissionata da Good Chance Theatre con il supporto di Arts Council England, Dear Laila ha debuttato al Museum of the Home di Londra (2022) ed è stata presentata in festival internazionali come Santarcangelo, D-CAF (Il Cairo), Teatro A Mil (Santiago), PuSh (Vancouver) e Zürcher Theater Spektakel (Zurigo), dove ha ricevuto lo ZKB Audience Award 2023